La prima notizia certa del toponimo Calamecca risale al 776 ed è contenuta in un documento riguardante l’acquisto di terreno con case da parte di un nobile pistoiese di origine longobarda, tale Winifredo di Willerado.
Il castello di Calamecca ha avuto un ruolo importante nella storia medievale del territorio pistoiese.
Dalla metà dell’XI secolo diviene un’importante tappa su antichi percorsi viari, essendo ben collegata tramite una rete di strade secondarie alla viabilità principale, che metteva in comunicazione le valli del pesciatino, Pistoia, Serravalle Pistoiese, Femminamorta, Casa di Monte, Piteglio, Prunetta.
Nel 1182, a causa della ostinata indisciplina dei suoi abitanti nei confronti dell’autorità centrale di Pistoia, il castello fortificato di Calamecca fu raso al suolo dalle milizie pistoiesi dopo un lungo assedio (solo nel 1332 la rocca fu ricostruita ad opera dei pistoiesi).
Nel 1290 Calamecca e Lanciole, entrambi di fazione ghibellina, furono conquistati dai guelfi di Spino da Trivulzio de’ Panciatichi, la cui roccaforte era nella guelfa Crespole.
Nel 1335 il castello di Calamecca passò sotto il controllo dei fiorentini.